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La
seconda condizione per facilitare il trasferimento è la riflessione.
E’ nel contesto del compito, prima, durante e dopo la sua esecuzione, che
possono trovar posto momenti di riflessione. Che cosa significa riflessione
in questo contesto? Significa distacco dal compito, presa di distanza da
quello che stiamo facendo o abbiamo appena fatto, per poter andare al di là
della singola esperienza concreta e cominciare a vedere in che modo la cosa
che ho fatto oggi, su questo compito, può essermi utile anche domani, su un
altro compito. E’ qui che dalla superficie dell’iceberg cominciamo a scendere
in profondità.
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Torniamo
al nostro esempio del compito di lettura. Una volta che abbiamo risolto il
nostro problema su PINCO PALLINO e abbiamo trovato le informazioni che
cercavamo, pensiamo un momento a come abbiamo fatto. Che problemi
avevamo, che parole ci avevano fermato? Che cosa ci ha aiutato ad andare
avanti fino alla fine?
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•il modo in cui sono costruite le parole? Allora
vediamo un po’ cosa sono i prefissi e i suffissi, e a che cosa
possono servire …
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•il guardare con attenzione a tutta la frase, e
magari anche alle frasi che seguono? Allora chiamiamo questo l’aiuto del contesto
…
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•oppure ci ha aiutato quello che sapevamo
sull’argomento? Allora chiamiamo questo le nostre pre-conoscenze …
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•e ancora, abbiamo trovato altri modi per
affrontare il problema? Per esempio? Abbiamo magari chiesto all’insegnante,
parlato con i compagni, usato un dizionario?
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•e infine, come si siamo sentiti durante questo
lavoro? Ci siamo spazientiti, ci siamo scoraggiati, ci siamo magari fatti
prendere dall’ansia? Oppure qualcosa ci ha aiutato anche in questo? Che cosa,
per esempio? Il fatto di sapere che non dovevamo capire tutto? Il fatto di
sapere che cosa dovevamo cercare? Il fatto di poter contare sull’aiuto dei
nostri compagni e dell’insegnante?
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