Learning Paths - Tante Vie Per Imparare

Educazione plurilingue

 

 
    Un’educazione linguistica trasversale al curricolo è la condizione per dare coerenza e continuità orizzontale e verticale all’asse dei linguaggi e per sfruttare i linguaggi stessi come fondamentale strumento di appropriazione di conoscenze e di sviluppo di competenze disciplinari e interdisciplinari, tra cui, in primo luogo, imparare a imparare le lingue e attraverso le lingue.

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(Ri)visitare l'approccio teorico-metodologico del Quadro Comune Europeo: Materiali di formazione per insegnanti

(Italiano LinguaDue, n. 2, 2016)

L’uso sistematico che viene fatto del Quadro Comune Europeo ai fini della valutazione e certificazione delle competenze linguistico-comunicative ha spesso messo in ombra le sue potenzialità come fondamentale strumento di formazione per gli insegnanti. Grazie al suo approccio analitico e descrittivo, il Quadro consente di esaminare in modo sistematico e approfondito sia i contenuti che i processi dell’apprendimento linguistico, e al contempo di riesaminare criticamente le proprie concezioni della lingua e dell’apprendimento e le proprie prassi didattiche. I materiali di formazione che offre questo contributo, destinati a docenti di lingue e ai loro formatori, sono centrate principalmente sulla visione teorico-metodologica generale del Quadro (Capitoli 4 e 5). I materiali sono da intendersi come strumenti di facilitazione ed elaborazione personale della struttura concettuale del Quadro, e allo stesso tempo come un invito a riflettere sul documento originale in modo più approfondito.


La trasversalità degli apprendimenti linguistici: dal passato una sfida per il futuro

Relazione tenuta al Convegno "Insegnamento delle lingue straniere in Italia tra passato e presente (1970-2015)", Università degli Studi, Milano, 11 aprile 2016

La trasversalità degli apprendimenti/insegnamenti linguistici può essere riferita sia al settore più propriamente linguistico (lingue materne, seconde e straniere, classiche), sia alla “lingua attraverso il curricolo”, cioè alla valenza linguistico-comunicativa di ogni disciplina curriculare. Da un lato queste “trasversalità” hanno avuto negli ultimi decenni sviluppi significativi in ambito europeo ed extra-europeo, portando, nel primo caso, ad una maggior attenzione ai processi di apprendimento, all’autoregolazione e all’autonomia del discente, e nel secondo caso, ad una riconsiderazione del rapporto tra lingua e contenuti disciplinari, fino alle proposte CLIL più recenti. Dall’altro lato, con l’eccezione degli approcci CLIL, che proprio in Italia hanno avuto alcuni dei primi sviluppi più significativi, la trasversalità tra discipline linguistiche nei curricoli italiani ha continuato a soffrire della tradizionale “compartimentalizzazione” degli studi linguistici, dall’università a tutti gli ordini di scuola, per cui la valenza innovativa degli approcci centrati sul discente e sull’integrazione degli apprendimenti linguistici nel curricolo ha avuto alterne fortune, rimanendo tuttora in molti casi più un orizzonte di obiettivi a cui tendere piuttosto che un patrimonio consolidato di metodologie e prassi didattiche.

- presentazione Powerpoint     - testo completo relazione

 

Il Quadro Comune Europeo di Riferimento e la sua valenza formativa

In Arcuri A. e Mocciaro E. (2014), Verso una didattica linguistica riflessiva. Percorsi di formazione iniziale per insegnanti di italiano lingua non materna. Palermo: Universita' degli Studi

Il Quadro offre una gamma complessa di livelli comuni di riferimento, che descrivono le competenze attese a ciascun livello e permettono quindi, a livello di curricoli, e poi di esami e certificazioni, di stabilire equipollenze piu' precise tra le qualifiche fornite da istituzioni in paesi diversi e con tradizioni e politiche scolastiche differenti. Data l'importanza di questo fattore di trasparenza e coerenza per la mobilita' dei cittadini europei, per l'esercizio del loro effettivo diritto di cittadinanza oltre i confini nazionali, e, soprattutto, per l'organizzazione di sistemi di certificazione, non a caso la parte piu' utilizzata del Quadro e' sempre stata la struttura dei livelli di riferimento, mentre altri aspetti importanti del documento sono stati spesso sottovalutati, pur costituendo strumenti utilissimi anche, e forse soprattutto, per gli insegnanti.

 

 

Verso un'educazione linguistica plurilingue e interculturale

ILSA - Insegnanti Italiano Lingua Seconda Associati - Anno 2010 - Numero 1


In un contesto, come quello delle scuole pubbliche italiane, in cui il plurilinguismo e' messo fortemente a rischio, diventa indispensabile riproporre con forza l'idea e la prassi di un'educazione linguistica integrata, che punti a sviluppare nel contempo, oltre alla dimensione plurilingue, anche quella interculturale.

 

 

Per una educazione linguistica trasversale: La sfida della competenza plurilingue

(Italiano LinguaDue, n. 1, 2009)

L'introduzione di una seconda e anche di una terza lingua straniera nei cicli di istruzione, e la presenza di piu' lingue materne in classi sempre piu' multietniche, hanno importanti implicazioni per tutte le lingue insegnate, compresa la lingua italiana. Di fronte ad una possibile frammentazione degli insegnamenti, si fa sempre piu' urgente la necessita' di un'integrazione degli apprendimenti linguistici in vista di realizzare quella competenza di azione comunicativa plurilingue e pluriculturale auspicata dal Quadro Comune Europeo di Riferimento.

 

www.learningpaths.org      luciano.mariani@iol.it